Il campionato 1991/92 è dominato dai rossoneri di Capello, i quali rimangono imbattuti. Il derby Milan-Inter di aprile viene deciso da Massaro all’89° con un colpo di testa.
Dopo il ciclo di Sacchi, la dirigenza rossonera affida la panchina del Diavolo a Capello. Il tecnico di Pieris rivitalizza Baresi e compagni e si lancia all’assalto dello scudetto, vista anche la squalifica per un anno dalle coppe europee. Il Milan punta come sempre sulla difesa e su un Van Basten versione capocannoniere. Il Diavolo non perde mai e così muove sempre la classifica, condotta continuamente in testa.
Milan-Inter al ritorno
Dopo la vittoria sulla Sampdoria detentrice dello scudetto, i rossoneri sono sempre più lanciati alla vittoria del tricolore. Il 18 aprile 1992 il calendario prevede Milan-Inter. Gli uomini di Capello guidano la graduatoria con cinque punti sulla Juventus mentre i nerazzurri sono autori di un campionato al di sotto delle attese. Trapattoni deve anche fare a meno degli indisponibili Matthaeus e Ferri; Capello non ha Gullit e lancia Massaro al fianco di Van Basten.
Vittoria all’ultimo minuto
Il Milan non gioca bene e subisce le iniziative dell’Inter. I nerazzurri protestano per un fallo da rigore su Desideri, il quale viene ammonito. Poi, arriva il rosso per somma di ammonizione. Nonostante ciò, Klinsmann scheggia l’incrocio dei pali. I rossoneri non incantano ma all’89° Fuser pennella dalla destra per il colpo di testa di Massaro che brucia Zenga, regalando al Milan un successo che avvicina la vittoria dello scudetto.